Impercettibile sensazione di incantevoli mutamenti, negli occhi, nei
gesti, nella metamorfosi del linguaggio del corpo. Coglierla è la
glorificazione della poesia fotografica. Tutto sembra immobile in un
istante ma il prima e il dopo appartengono all'energia dell'immagine.
Se
non corri, se la fretta non è il motore che spinge la tua vita, avrai
il tempo necessario a capire che quel ritratto non è una figura sospesa
nel vuoto in un millesimo di secondo ma... una storia con un inizio e
una fine. Forse senza una fine.
Vi è una sottile e trasparente linea di confine in cui la fotografia smette di essere tale e diventa arte